I colli di Roma, alcuni di essi ormai associati a cariche istituzionali o palazzi governativi, hanno quasi perso il valore originario di realtà geografiche ben distinte e concepite come parte viva della città.
Gli antichi romani furono molto pratici nel dare i nomi ai luoghi: il nome trasmetteva direttamente la memoria o la funzione di una determinata zona.
Quirinale: il collis Quirinalis prende il nome dal tempio di Quirinus (Varro ling. 5.51), una divinità italica di origine probabilmente sabina ma d’incerta etimologia, introdotta dalla città di Cures per opera di Tito Tazio e in seguito assimilata dai Latini a Romolo e a Marte; studi e indagini confermano che il tempio si trovava nell’area del palazzo del Quirinale.
Viminale: il nome del collis Viminalis trae origine dal viminum silva o salix viminalis, i cespugli di salice che in origine coprivano le pendici del colle (Varro ling. 5.51).
Esquilino: l’Esquilino è costituito dalle alture del Cispio, dell’Oppio e del Fagutale; l’origine dei nomi dei colli è varia e controversa:
- si afferma che gli exquilini erano gli abitanti della fascia suburbana, per distinguerli dagli inquilini che risiedevano nell’Urbe (Varro ling. 5.25);- l’ipotesi di dendronimo derivato da aesculi (eschi), arbusti di leccio cari a Giove, è confermata da altre analogie nel territorio romano (Viminalis, Querquetulanus, Facutalis, Cispius…);- una terza ipotesi, è che derivi da excubiae, le guardie che venivano mandate da Romolo per difendersi dalle insidie dei Sabini di Tito Tazio (Varro ling. 5.49).- Cispio (Varro ling. 5.50) potrebbe derivare dal nome di Cispius Anagninus, personaggio dei tempi di Servio Tullio, ma molto più probabilmente potrebbe derivare dal fitonimo cespes (erba, pascolo), come molti altri toponimi di radice botanica originati nella Roma arcaica.- Oppio potrebbe derivare da Opiter Oppius, cittadino di Tusculum, incaricato di proteggere Roma mentre Tullo Ostilio assediava Veio.- Il Fagutale, collis Facutalis, propaggine S dell’Oppio nell’area di San Pietro in Vincoli, è così denominato da un boschetto di faggi che verosimilmente caratterizzava la sommità dell’altura (Varro ling. 5.49, 5.152).
Gli antichi romani furono molto pratici nel dare i nomi ai luoghi: il nome trasmetteva direttamente la memoria o la funzione di una determinata zona.
Quirinale: il collis Quirinalis prende il nome dal tempio di Quirinus (Varro ling. 5.51), una divinità italica di origine probabilmente sabina ma d’incerta etimologia, introdotta dalla città di Cures per opera di Tito Tazio e in seguito assimilata dai Latini a Romolo e a Marte; studi e indagini confermano che il tempio si trovava nell’area del palazzo del Quirinale.
Viminale: il nome del collis Viminalis trae origine dal viminum silva o salix viminalis, i cespugli di salice che in origine coprivano le pendici del colle (Varro ling. 5.51).
Esquilino: l’Esquilino è costituito dalle alture del Cispio, dell’Oppio e del Fagutale; l’origine dei nomi dei colli è varia e controversa:
- si afferma che gli exquilini erano gli abitanti della fascia suburbana, per distinguerli dagli inquilini che risiedevano nell’Urbe (Varro ling. 5.25);- l’ipotesi di dendronimo derivato da aesculi (eschi), arbusti di leccio cari a Giove, è confermata da altre analogie nel territorio romano (Viminalis, Querquetulanus, Facutalis, Cispius…);- una terza ipotesi, è che derivi da excubiae, le guardie che venivano mandate da Romolo per difendersi dalle insidie dei Sabini di Tito Tazio (Varro ling. 5.49).- Cispio (Varro ling. 5.50) potrebbe derivare dal nome di Cispius Anagninus, personaggio dei tempi di Servio Tullio, ma molto più probabilmente potrebbe derivare dal fitonimo cespes (erba, pascolo), come molti altri toponimi di radice botanica originati nella Roma arcaica.- Oppio potrebbe derivare da Opiter Oppius, cittadino di Tusculum, incaricato di proteggere Roma mentre Tullo Ostilio assediava Veio.- Il Fagutale, collis Facutalis, propaggine S dell’Oppio nell’area di San Pietro in Vincoli, è così denominato da un boschetto di faggi che verosimilmente caratterizzava la sommità dell’altura (Varro ling. 5.49, 5.152).
Celio: in principio il nome doveva essere Querquetulanus mons per la ricchezza di querce, mentre l’origine del nome Caelius viene concordemente fatta risalire all’etrusco Celio Vibenna (Caele).
Palatino: culla della civiltà romana, il colle in età imperiale divenne velocemente un unico grande complesso privato dell’imperatore, al punto che il nome stesso del colle (Palatium) finì col diventare sinonimo di “palazzo”. L’origine del nome viene spiegata con svariate etimologie, ma la tradizione più accreditata può essere quella che collega il nome Palatium con quello di Pallantion, città della Grecia da cui Evandro sarebbe partito alla volta dell’Italia: secondo una tradizione consolidata (Virg. Aen. 8.51-54), agli Aborigeni, i più antichi abitanti del colle, avrebbero fatto seguito i Greci dall’Arcadia sotto la guida di Evandro, una sessantina di anni prima della guerra di Troia, fondando la città di Pallanteo. Su questa linea si susseguono altre etimologie, attraverso i nomi di Pallante (proavus di Evandro), Pallantia e/o Pallante (figli di Evandro), o Pallante (figlio di Eracle e nipote di Evandro) ucciso da Turno e sepolto sul colle.
Campidoglio: le denominazioni antiche di Capitolium e di mons Capitolinus deriverebbero, secondo tradizione, da un teschio (caput) di un guerriero (Liv 1.55.5-6) ritrovato al tempo dei Tarquini durante gli scavi per le fondazioni del tempio di Giove (Dion. Hal. 4.59.2 ss.): «Caput humanum integra facie aperientibus fundamenta templi dicitur apparisse» (Varro ling. 5.41); il guerriero si sarebbe chiamato Olus, e quindi da caput Oli sarebbe derivato Capitolium; il fatto fu poi interpretato dai vates etruschi e romani come presagio della futura grandezza di Roma (Liv. 5.54.7).
Aventino: ci sono diverse ipotesi per l’origine del suo nome, già esposte e commentate da Varrone (ling. 5.43); esso potrebbe:
- far riferimento agli uccelli (aves) che Remo avrebbe visto volare nella contesa con il gemello Romolo (Liv. 1.6.4; Ov. Fast. 4.811-818);
- riferirsi ad Aventinus, un mitico re di Alba Longa che sarebbe stato colpito mortalmente da un fulmine sul colle e lì sepolto;
- derivare da adventu hominum (arrivo di gente), dal fatto che ci si radunava su questo colle per venerare Diana, culto comune a tutte le popolazioni latine;
- provenire da ab advectu, perché separato in origine da paludi.
Aventino: ci sono diverse ipotesi per l’origine del suo nome, già esposte e commentate da Varrone (ling. 5.43); esso potrebbe:
- far riferimento agli uccelli (aves) che Remo avrebbe visto volare nella contesa con il gemello Romolo (Liv. 1.6.4; Ov. Fast. 4.811-818);
- riferirsi ad Aventinus, un mitico re di Alba Longa che sarebbe stato colpito mortalmente da un fulmine sul colle e lì sepolto;
- derivare da adventu hominum (arrivo di gente), dal fatto che ci si radunava su questo colle per venerare Diana, culto comune a tutte le popolazioni latine;
- provenire da ab advectu, perché separato in origine da paludi.
Fonti:
Piccaluga G., Terminus: i segni di confine nella religione romana
Platner S. B., Ashby T., A Topographical Dictionary of Ancient Rome
Valentini R., Zucchetti G., Codice topografico di Roma
Ciao!
RispondiEliminaGrazie per il tuo sito!
Mi potresti aiutare per favore a capire qual´e´la differenza tra colli e monti nella topografia di roma?
ti ringrazio molto, per me e´ molto importante, perche´ mi servirebbe per un esame (non per laurearmi in archeoplogia come te, ma e´ un esame comunque importante). Grazie!
Ciao! Come posso contattarti direttamente?
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