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Sono un archeologo, laureato in Topografia di Roma antica, da sempre affascinato dalla Città Eterna.
In queste pagine proverò a raccontarvi Roma, attraverso l'archeologia, la storia e la tradizione.

Piazza di Sant'Eustachio

Piazza di Sant’Eustachio, Roma.
Mentre era a caccia sui monti Prenestini della Mentorella, Placido, comandante dell'esercito romano sotto Traiano, s’imbatté in un maestoso cervo bianco che, al momento di abbatterlo, mostrò fra le corna una croce luminosissima con l’immagine del Cristo; scosso dal miracolo, Placido si convertì insieme alla sua famiglia e, battezzato, prese il nome di Eustachio. Anni dopo, l’imperatore Adriano, quando si accorse della conversione, fece esporre Eustachio e la famiglia a un leone; la belva però non osò toccarli, chinando la testa in segno di rispetto. L’imperatore allora li fece chiudere dentro un toro di bronzo incandescente: morirono all’istante, ma i corpi furono estratti intatti dopo la tortura. La chiesa è ricordata dal V secolo, e secondo tradizione sorse sul luogo della sepoltura e della sua casa.
La testa di cervo sormontata da una croce è tuttora simbolo del rione Sant’Eustachio.

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